di Maria Luisa Serripierro, da http://mettiamociunapezza.wordpress.com, 27 mar.
I Portici – Virtual urban knitting by D. Giagnacovo
Sono una “centrarola”. Per me la città comincia alla Fontana Luminosa e finisce alla Villa Comunale. E che volete…sono nata a Porta Leone, elementari a San Bernardino, medie alla Fontana Luminosa, liceo sotto i Portici, politica per il Corso, trasgressioni al vicolo del circoletto….che volete, i Portici e le sue colonne erano la ribalta. Ci arrivavo dai vicoli laterali come un attore quando esce dalla quinta e si trova a calpestare il palcoscenico.
Il mio palcoscenico da ragazza.
Timidissimi, a fare da nascondiglio a un amore non corrisposto. Arrabbiati, come sfondo di assemblee e manifestazioni e volantini e zoccoli e gonne a fiori e diffusione di stampa. E quando la digos passava e inquadrava tutte le facce nostre, sfrontati, appoggiati alla colonna all’angolo.
Mi piace percorrerli nella metà illuminata dal sole.
Ombelico pulsante, ritmato dal divieto dei miei genitori di frequentarli dopo le sette di sera e dalla mia testarda disobbedienza a quel divieto, quando scendeva la sera e tutta si accendeva, la vita assopita della provincia, un barlume di piccola, piccolissima mondanità da adolescente.
Allora erano anziani, autobus di linea (solo due, il 2S e il 2D), taxi, studenti, nullafacenti, signore a far la spesa. I tavolini del bar Scataglini, le bavaresi e i tramezzini con il fazzoletto umido sopra, per non far alzare gli angoli. Il Tambo. La chinetta a Centofanti.
Adesso non li guardo più, non li rifletto, non mi piace ricordare com’era prima. Vedo e non guardo la plastica da cantiere, i puntellamenti e tutto il resto.
Ma penso con un sorriso che nel 2010, da “adultaragazza” di mezza età, dopo il terremoto, fra le ferite e le macerie, sotto i Portici all’altezza del vecchio bar, nasceva in una sera di settembre, inaspettata, la mia nuova vita.
Un piccolo palco, ancora.
Sono un “centrarolo ” ,come te: portici , liceo classico D.Cotugno e 37 anni vissuti in Piazza Rocca di Corno, fino alla notte del 6Aprile! Vivo ancora in esilio e faccio blitz in giornata nelle mia disastrata Città! Bellissimo il tuo racconto! Lucio